Babilonia. La Grazia Divina decide di svelarsi all’umanità, e lo fa servendosi di un bizzarro messaggero: un angelo un po’ goffo, metà studioso e metà esploratore, che porta con sè sulla Terra la fanciulla Kurrubi, dono dell’altissimo per il più umile degli uomini. Peccato che, tra violenze, amori incompresi e alternanze di potere, riconoscere il predestinato sarà impresa non da poco, anche per chi guarda ai mortali come a minuscoli granelli di sabbia nel’infinita perfezione del Creato. Ben presto nella città chiunque si affannerà per spiegare e piegare ai propri bisogni, la venuta della Divina Grazia, ma tutti sono solo marionette che porteranno a compimento il disegno divino.
Com’è possibile ripetere 39 volte la stessa storiella ininteressante? E farla diventare, in virtù delle ripetizioni, interessante? Da una cornucopia di stili che sembra...