Che Shakespeare trascenda tempi e luoghi, è risaputo. Tuttavia, è sempre piacevole lasciarci sorprendere dalle situazioni in cui scopriamo possano capitare le vicende che il Bardo ha lasciato ai posteri. Otello si aggira questa volta in una lavanderia milanese. Oggi come allora scoppiano i drammi dell’invidia e della gelosia: intrighi e passioni si snodano tra un tamburo di lavatrice, una Settimana Enigmistica e un libro contabile. Gli umori di Shakespeare appaiono inaspettati ora qui, ora là; sotto forma di testo, di linguaggio, di citazione geografica, o di teatro nel teatro. Quasi come se la grande massa drammatica originale volesse emergere attraverso le maglie della griglia moderna che le si è voluto imporre.
Un manipolo di anime alla deriva che emigra su di un canotto sgangherato. Fuggono dalla miseria, dalla terra del non-domani. Situazione problematica o privilegiata? Intanto è...