Il deserto ha un’infinità di sensi per percorrerlo. E nessuno è uguale a quello precedente. Proprio perché non c’è niente. Perché è la terra più piena che esista: è piena di tutto quello che non c’è. Sembra che Shakespeare, Goethe e Omero si siano dati appuntamento a Queribus, sabbia tra mura diroccate. C’è chi si è portato dietro Mefisto e i suoi patti diabolici, chi è venuto con Cassandra e Priamo, chi con Giulietta, Gertrude e Falstaff. E poi c’è Alì, un Amleto-Romeo-Ettore-Faust. Tutti insieme. Uno spettacolo riflessione/denuncia sulla natura bellicosa dell’Uomo giocato tra poesia, canto, amore e crudeltà.
Probabilmente gli esseri umani riescono a fare “molto rumore per nulla” in qualsiasi ambito. Il testo del Bardo scivola come un guanto all’interno di un centro di recupero...