Rivisitazione della famosa commedia di Scarpetta, con la complicità dei fumetti di “Topolino”. Napoli, fine ‘800: per aggirare il divieto dei suoi nobili parenti, il marchese Eugenio, incarica tre morti di fame di impersonare la sua famiglia per la domanda di matrimonio presso il futuro suocero: un buzzurro arricchito detto “Frittomisto”. Ovviamente le cose non andranno proprio come sperato. Uno spettacolo giocato da personaggi tratteggiati tutti a tinte forti e con un continuo accavallarsi di ritmi per una comicità pura e infarcita dai lazzi creati dagli attori. Capace di sorprendere con ogni singolo gesto, ogni battuta. Fino alla fine.
Lo scrittore drammaturgo nigeriano, primo Premio Nobel africano nel 1985, emana ciò che sente a prescindere dai pregiudizi inevitabili che lo hanno circondato In questa riscrittura...