Sei sicuro di conoscere veramente la tua città? Il luogo di contraddizione per eccellenza dove tutto può essere e dove tutto si può negare. Quella del fumetto postumo di Bonvi, è popolata da caricature: il poliziotto xenofobo, la barbona svampita, l’impiegata repressa, il mercenario in pensione; tutt’intorno, presenze maligne o benevole strambe e inquietanti. Tra i tanti cliché e un pizzico di sovrannaturale, il Destino dei cartoons, schiaffeggia i corpi degli attori. Questa Città pulsa e sopravvive tramite le parole, riferite o vissute, in un groviglio narrativo-interpretativo-temporale non sempre districabile. Un po’ come per chi vive in Città… che sia dentro o fuori da un fumetto.
Nel 1964, su commissione, Ionesco concepì alcuni dialoghi destinati ad essere inseriti in un libro di testo per l’insegnamento del francese per studenti americani, approfittando...