Sono sporchi, poveri e ignoranti, in balìa degli eventi e di un destino deciso da altri. Manciata di anime, eroiche loro malgrado, che subiscono un’epidemia di colera. Ma cosa provoca il colera? Cosa sono quegli aerei che sfrecciano sulle loro teste? Esiste il contro-colera? Chi si salverà? Con un linguaggio in bilico tra l’ironico e il grottesco, i personaggi si agitano in una messinscena che amalgama canti africani, umori dell’Asia Centrale, battibecchi ed esclamazioni mediterranee.
Due sgabelli, una panca e una corda sono gli unici oggetti in scena che evocano i troni di Carlo Magno e Agramante oppure le tende dei paladini rivali Orlando e Rodomonte. Qui...