Amleto come una collina: non se ne possono mai vedere contemporaneamente tutti i versanti. Guardiamo allora al versante di una civiltà al crepuscolo, portatrice del gene che la distruggerà e che un tempo l’ha fatta dominare e prosperare. Amleto l’intellettuale vive, sparuto rimasuglio di coscienza capricciosa. La Corte di Danimarca è una tavola apparecchiata: mestoli e mele hanno preso il posto di spade e teschi, le parole rimbombano nel vuoto – o nel troppo pieno – di una civiltà che si consuma e gli individui che la popolano sono topi in trappola che fuggono dalle loro colpe o inseguono realtà inarrivabili.
Riunite in una stanza: il presidente americano Theodore Roosvelt, Boris Karloff, Einstein, un poliziotto che trottola come una boa marina, un critico teatrale e la sua fidanzata...