Lo spettacolo non lascia nessuna speranza.
Ma il genio di Ionesco sa mostrarci con comicità vivace e sorprendente attualità uno spaccato di società dove l’incomunicabilità e l’omologazione a un pensiero unico la fanno da padroni.
L’eroe di questa vicenda è un uomo medio, gusti medi, capacità medie… insomma un mediocre. Berenger si batte contro “il male”, accettato da tutti e personificato da un assassino che uccide senza alcun motivo.
Ma cosa può fare un uomo solo in mezzo a tanta indifferenza?
Apparire ridicolo? Eroico Ammirevole?
E noi che stiamo a guardare cosa siamo?
Il Don Quijote di Bulgakov, ovvero "una società senza sognatori non va da nessuna parte": questo il monito che risuona dal ‘600 spagnolo, nella Russia di Stalin… fino agli abulici...